Parole parole parole
I quaqquaraqquà: questi li asfaltiamo da subito, per piacere.
Che non sono solo quelli che sanno di parlare al vento, giusto per dar aria alle corde vocali, con iperboli montate di albume su un reale insipido e insapido.
Non sono solo quelli che usano fare discorsi che non capisce nessuno, a meno di consultazione on line del Devoto Oli, per vetustà di termini, involuzione di sillogismi e numerosità di fronzoli lessicali, inefficienti e inefficaci.
Sono soprattutto quelli che non colgono (non conoscono? non credono? non sentono?) la potenza delle parole e le distribuiscono ingenuamente con superficialità, senza considerare che, per chi li sta ascoltare, hanno invece un significato, un peso, un valore.
Piuttosto, silenzio.
Che non sono solo quelli che sanno di parlare al vento, giusto per dar aria alle corde vocali, con iperboli montate di albume su un reale insipido e insapido.
Non sono solo quelli che usano fare discorsi che non capisce nessuno, a meno di consultazione on line del Devoto Oli, per vetustà di termini, involuzione di sillogismi e numerosità di fronzoli lessicali, inefficienti e inefficaci.
Sono soprattutto quelli che non colgono (non conoscono? non credono? non sentono?) la potenza delle parole e le distribuiscono ingenuamente con superficialità, senza considerare che, per chi li sta ascoltare, hanno invece un significato, un peso, un valore.
Piuttosto, silenzio.
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